I punti salienti del Decreto Bersani su farmaci e farmacie,

di M.Pugliese



  1. Libertà di sconto sui farmaci: lo sconto sul prezzo indicato dal produttore o dal distributore può essere liberamente determinato da ciascun distributore al dettaglio, purchè sia esposto in modo leggibile e chiaro al consumatore e sia praticato a tutti gli acquirenti. Viene abolito lo sconto massimo del 20% introdotto dal governo precedente.
  2. Farmaci da banco: i farmaci da banco o di automedicazione non soggetti a prescrizione medica potranno essere venduti al pubblico presso gli esercizi commerciali. La vendita sarebbe consentita durante l'orario di apertura del negozio, in una parte della sua superficie ben definita e distinta dagli altri reparti, con l'assistenza di uno o più farmacisti laureati ed iscritti al relativo ordine. Sono vietati i concorsi e le operazioni a premio.
  3. I grossisti non sono più obbligati a detenere almeno il 90% delle specialità medicinali in commercio non ammesse al rimborso da parte del SSN.
  4. Scorte: viene regolata la possibilità del rivenditore al dettaglio di rifornirsi presso un altro grossista.
  5. Il farmacista può essere titolare di più farmacie e può anche associarsi per gestire più esercizi.
  6. Il farmacista non è più tenuto a rispettare il confine territoriale provinciale per lo svolgimento della propria attività.
  7. Viene abolita l'incompatibilità tra l'attività all'ingrosso e quella al dettaglio.
  8. Superato il principio ereditario: viene abrogata la norma che consente all'erede di un farmacista di continuare per molti anni ad essere titolare della farmacia anche senza essere laureato ed iscritto all'Albo.

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