Il
sistema dei certificati medici on line "da metà settembre sarà del
tutto operativo, e chi non avrà ottemperato alla legge subirà le
relative sanzioni, fino alla decadenza dei medici dalla convenzione. Ma
penso che non succederà". Lo ha detto il ministro per la Pubblica
amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, nel corso della
conferenza stampa in cui ha presentato l'andamento del nuovo servizio di
spedizione digitale dei certificati medici di malattia dei lavoratori
del settore pubblico e privato. "Ho chiamato tutti presidenti di Regione
- ha riferito Brunetta - per chiedere loro di darsi da fare nel mese di
agosto per avviare il sistema delle certificazioni di malattia on line,
e mi hanno dato tutti ampie rassicurazioni. Oggi siamo a un terzo della
distribuzione ai medici dei 'pin' per accedere al sistema e contiamo di
completarla entro la fine del mese. Nelle prime due settimane di
settembre faremo il collaudo per verificare che non ci siano altre
lentezze o falle nel sistema, e a metà settembre chi c'e', c'e' e chi
non c'e', non c'e'". A oggi, su un totale di 62.727 medici di famiglia
in Italia, solo il 35% e' già abilitato al servizio, a cui va aggiunto
il 25% degli altri medici del Servizio sanitario nazionale (che sono in
totale circa 125 mila); il totale dei certificati spediti per via
telematica dal 3 aprile, quando e' stato attivato il sistema di
trasmissione on-line, e' di 148.272. Le cose vanno molto meglio per le
domande per il riconoscimento dello stato di invalidità che, dal 1
gennaio scorso, vengono inviate all'Inps obbligatoriamente per via
telematica, da 60 mila medici che dispongono delle credenziali di
accesso: "il 100% del sistema e' on-line" ha confermato il direttore
dell'istituto Antonio Mastrapasqua, presente oggi in conferenza. Il
fatto che i certificati d'invalidità siano a pagamento e a carico del
lavoratore suggerisce a Brunetta "un cattivo pensiero: se ci fosse stato
qualche soldo in più per incentivare i medici a inviare i certificati
di malattia on-line, forse avremmo avuto meno difficoltà e non si
accamperebbero pretesti come il 'digital divide' o la mancanza di
coperture di rete". Da qui l'ultimatum imposto dal ministro: "Non posso
accettare rinvii su rinvii nell'implementazione del sistema, perché
altrimenti l'operazione non e' più credibile". A partire da metà
settembre, quindi, tutti i camici bianchi dovranno obbligatoriamente
trasmettere per via telematica i certificati di malattia all'Inps che
provvederà ad inviarli ai datori di lavoro ed “e' totalmente operativo
il call center per tutti quei medici che non potranno o non vorranno
utilizzare la certificazione on-line, e la potranno fare al telefono".
Circa 246 mila 'pin' sono già stati inviati alle Regioni, che devono
smistarli alle Asl che a loro volta li assegneranno ai medici presenti
sul territorio. Sono circa 50 milioni, ogni anno, i certificati di
malattia che arrivano all'Inps, che destina 500 persone alle operazioni
di 'data entry'.