Ordine di Roma minaccia ricorso alla Corte europea sui certificati- 15/2/2011
La
disputa tra medici e ministro Brunetta sulle certificazioni on line
potrebbe finire davanti alla Corte di giustizia europea. Questa almeno è
la minaccia che arriva dall'Ordine dei medici di Roma, riunito sabato
in Consiglio straordinario su convocazione del proprio presidente, Mario Falconi
(foto), per riassumere le ultime tappe della vicenda. Confermato il no
dei medici per sanzioni che un comunicato dell'Ordine definisce
«sproporzionate e offensive», il Consiglio ha deciso di dare ai propri
legali il mandato di valutare gli spazi per un ricorso ai giudici
europei.
E non solo: nel corso della seduta, aperta per l'occasione
ai rappresentanti dei sindacati medici e delle società scientifiche, il
Consiglio ha anche approvato il ricorso a iniziative di protesta che
convincano rivedere urgentemente la legge Brunetta. Tra queste, l'invio
al ministro della Funzione pubblica di e-mail firmate direttamente dai
medici e una manifestazione a Roma in coincidenza con le prossime
elezioni amministrative. «Anche se Brunetta afferma che le sanzioni
saranno applicate solo in caso di colpa grave e reiterata» ha ricordato
Falconi «la legge dice un'altra cosa e così va applicata. Quindi occorre
modificare quello che c'è scritto». Intanto ieri a Roma si è concluso
negativamente il tentativo di conciliazione tra Fimmg e parte pubblica
dopo la dichiarazione dello stato di agitazione da parte del sindacato.
Pur prendendo atto degli incontri previsti al Ministero (il primo nel
pomeriggio di ieri, ancora in corso nel momento in cui scriviamo) il
rappresentante della Fimmg, Walter Marrocco, ha dichiarato che a oggi
non sussistono elementi tali da indurre a un raffreddamento della
vertenza.
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Certificati online, mercoledì la circolare: l’onere della prova sul
mancato invio spetterà al datore di lavoro, asl e regioni. E arriva
anche la visita fiscale online - 17/02/2011
Settimana decisiva per i certificati di malattia online che i
medici sono tenuti a inviare all'Inps, pena le sanzioni entrate in
vigore il primo febbraio previste dal provvedimento del ministro Renato
Brunetta ma di fatto ancora non operative. Il 14 febbraio un comitato
tecnico formato da tre medici in rappresentanza dei sindacati si sono
incontrati con un esponente del dipartimento dell'Innovazione per
mettere a punto la 'terza' circolare con cui il ministro aveva promesso
di definire meglio il funzionamento delle sanzioni per i medici
inadempienti.
Il testo, che mercoledì 16 febbraio sarà presentato alle Regioni,
prevede, tra le altre norme, che la responsabilità di produrre l'onere
della prova del mancato invio telematico per 'dolo' (unico caso in cui
scatta la sanzione) al datore di lavoro, quindi ad Asl e Regioni, e
stabilire che la prova va presentata entro 5 giorni. Inoltre si dovrebbe
chiarire che la 'reiterazione' prevista dalla legge per far partire la
sanzione non significa l'invio cartaceo ripetuto più di una volta, ma
l'arrivo di più provvedimenti disciplinari. In attesa di vedere la
circolare 'nero su bianco', i sindacati sono 'tranquilli', anche perché,
spiega il segretario della Federazione italiana medici di Famiglia
(Fimmg), Giacomo Milillo, ''le Regioni e una Commissione tecnica hanno
accertato che non esistono le condizioni per l'applicabilità delle
sanzioni previste''. ''Se poi nella stesura della circolare - aggiunge -
saranno correttamente espressi i concetti che Brunetta ha prospettato e
se la circolare verrà fatta propria dalle Regioni, allora si arriverà,
come auspichiamo, alla non applicabilità delle sanzioni fino a quando
sia il sistema informatico sia l'organizzazione saranno perfettamente
funzionanti''.
“Tra pochissimi giorni metteremo on line la visita fiscale”. Lo ha
annunciato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. Mastrapasqua
ha anche spiegato che “ora il datore di lavoro sa immediatamente se il
lavoratore è malato e se vuole può richiedere subito una visita fiscale.
Può comunicare telematicamente la richiesta e noi la giriamo ad uno dei
medici di un elenco e quello più vicino va a fare la visita, come un
radio taxi, e così in qualche ora c'è la visita”. La visita fiscale può
essere richiesta anche al primo giorno di malattia, e anche se dura un
solo giorno, “dipende sempre dal datore lavoro, che paga i giorni di
malattia per i primi tre giorni” ha ricordato Mastrapasqua. “Attualmente
- ha concluso il presidente dell'Inps - spendiamo più di 2 miliardi
l'anno per la malattia. Abbiamo avviato alcune indagini su indebite
prestazioni e così si sono scoperte parecchie truffe dietro la malattia,
con un giro di carta vorticoso difficile da controllare. Con la visita
fiscale immediata, quindi, la verifica potrà essere fatta anche
nell'arco di qualche ora dalla comunicazione del medico di famiglia al
datore di lavoro”
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