La Medicina difensiva e le denunce facili di malasanità ci sono riuscite:
Chirurgo professione in crisi, iscrizioni in brusco calo!!!
«Se
non si cambiano alcune leggi, andremo incontro a una grossa crisi di
vocazione e tra dieci anni dovremo importare chirurghi dall'estero». A
porre il problema è Pietro Bartolozzi, direttore della Scuola di
Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell'Università di Verona.
«In alcune branche chirurgiche» ha detto Bartolozzi all'8/o Simposio
Internazionale sulla Riparazione e Rigenerazione del Midollo Spinale,
svoltosi a Brescia, promosso dalla Fondazione Brunelli «si è verificato
un grosso depauperamento, quantificabile in un 35-50% in meno di
iscrizioni». Secondo il professore, «questo è un dato preoccupante,
perché ci vogliono dieci anni per formare un chirurgo. E se non ci
pensiamo subito, fra dieci anni avremo grossi problemi a cui non potremo
porre un rimedio immediato». Per Bartolozzi, «già c'é il Sistema
Sanitario nazionale che facilita il privato accreditato, dove si fa una
chirurgia più facile e redditizia rispetto al pubblico che deve farsi
carico dei casi più difficili e costosi. Per i giovani, oltre alla
prospettiva di scegliersi un percorso complesso, c'é anche il problema
di farsi assicurare, che è sempre più difficile». In Italia, «unico
Paese con Messico e Polonia dove non si distingue fra un atto medico e
un'aggressione e un chirurgo può finire in giudizio con gli stessi
presupposti di un aggressore», spiega Bartolozzi «le commissioni
conciliative che in Francia hanno tanto successo nella soluzione dei
contenziosi, sono ostacolate dalla lobby degli avvocati».
| Home
| News |
Organigramma |
Links |
Riviste
| Congressi
| ECM
| Normative |
Dai
Soci | E-Mail
| Prescrivere
|