Corte di Cassazione
Decisione depositata il 31.01.2013
La colpa lieve non ha più rilevanza penale
La
condotta medica connotata da colpa lieve, che si collochi «all'interno
dell'area segnata da linee guida o da virtuose pratiche mediche, purché
accreditate dalla comunità scientifica» non ha più rilevanza penale. È
quanto ha stabilito la IV sezione penale della Corte di Cassazione,
presidente Carlo Brusco, con una sentenza depositata ieri e il cui principio è stato reso noto dall'avv. Guido Magnisi,
legale bolognese che si occupa di svariati casi di colpe mediche. La
sentenza prende l'avvio dall'articolo 3 della legge 189 dell'8 novembre
2012, dal titolo "responsabilità professionale dell'esercente le
professioni sanitarie". La su
prema corte è stata chiamata a decidere se l'articolo abbia determinato
la parziale abrogazione delle fattispecie colpose «commesse dagli
esercenti le professioni sanitarie». La risposta è stata affermativa.
Così i giudici, in applicazione del principio, hanno annullato con
rinvio la condanna per omicidio colposo di un chirurgo che
nell'esecuzione di un intervento di ernia al disco, aveva leso dei vasi
sanguigni provocando un'emorragia letale per il paziente. Al giudice di
merito è stato chiesto di riesaminare il caso per determinare se
esistano linee guida o pratiche mediche accreditate relative "all'atto
chirurgico in questione", se l'intervento eseguito si sia mosso entro i
confini segnati dalle direttive e, in caso affermativo, se
nell'esecuzione dell'intervento vi sia stata colpa lieve o grave. (M.M.)
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