03 maggio 2010 - A tutti gli iscritti Fimmg
A seguito delle molte richieste ricevute e dell’attenzione suscitata dalle dichiarazioni del Ministro Brunetta a Giacomo Milillo, rese pubbliche nella trasmissione “Porta a Porta”, della quale entrambi sono stati contemporaneamente ospiti, riepiloghiamo sinteticamente la situazione:
Ancora una volta la capacità di confrontarsi sui problemi, analizzandoli per risolverli, rappresenta la linea di demarcazione tra chi sente la responsabilità dell’ampio mandato fiduciario della categoria e chi persegue solo interessi di fazione.
Buona giornata
Fiorenzo Corti
Comunicazione nazionale Fimmg
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Con l’art. 8 del D.P.C.M. del 26.03.2008, si sono definiti i principi
generali relativi alla trasmissione telematica dei dati delle
certificazioni di malattia al sistema tecnologico fornito dal Ministero
dell’economia e delle finanze e denominato SAC (sistema di accoglienza
centrale) nonché le caratteristiche tecniche di acquisizione e
trasmissione dei dati, in attesa di ulteriori modalità attuative da
definirsi con decreto interministeriale.
Tale decreto ed il disciplinare tecnico, ad esso collegato, pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale in data 19.03.2010, sono diventati operativi a
partire dal quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione (3.04.2010).
Parallelamente all’evoluzione legislativa sopra delineata, relativa ai
certificati medici del settore privato, sono state emanate, con l’art.
55 septies del D. Lgs. n. 165/2001, introdotto dall’art. 69 del D.Lgs.
n. 150/2009, in attuazione della legge n. 15/2009, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro e di efficienza e
trasparenza delle pubbliche amministrazioni, disposizioni per la
trasmissione telematica all’Inps dei certificati di malattia dei
lavoratori del settore pubblico. Tali disposizioni sono divenute
operative con la circolare n. 1/2010, citata in premessa.
1. Effetti della nuova disciplina.
A partire dal 3 aprile 2010, data di entrata in vigore della nuova
normativa, i medici dipendenti del SSN o in regime di convenzione sono
tenuti a trasmettere all’Inps, per il tramite del SAC, il certificato di
malattia del lavoratore rilasciandone copia cartacea all’interessato. A
tal fine, ricevono dal Ministero dell’economia e delle finanze apposite
credenziali di accesso.
Il certificato così trasmesso viene ricevuto dall’Inps che lo mette a
disposizione del cittadino intestatario, mediante accesso al sito
Internet dell’Istituto previa identificazione con PIN. L’attestato di
malattia è reso invece disponibile per il datore di lavoro pubblico o
privato, secondo le modalità di seguito specificate.
Inoltre, i certificati dei lavoratori del settore privato aventi diritto
all’indennità di malattia erogata dall’Inps, vengono anche trattati per
le finalità istituzionali.
2. Descrizione del processo.
Il processo in questione prevede competenze specifiche così ripartite:
- i medici certificatori (dipendenti o convenzionati con SSN)
acquisiscono ed inviano i certificati al sistema di accoglienza centrale
(SAC) del Ministero dell’economia e delle finanze che provvede ad
inoltrarli all’Inps; inoltre, possono annullare i certificati entro il
giorno successivo al rilascio e rettificare la data di fine prognosi
entro il termine della stessa, sempre utilizzando i servizi erogati dal
SAC;
- dopo l’invio all’Inps, il SAC restituisce al medico il numero
identificativo per la stampa del certificato e dell’attestato da
consegnare, entrambi, al lavoratore;
- l’Inps, sulla base delle informazioni presenti sulle proprie banche
dati e dei servizi forniti dall’Inpdap, individua, per l’intestatario
del certificato il datore di lavoro al quale mettere a disposizione
l’attestato;
- l’Inps rende disponibili ai datori di lavoro, sul proprio sito
Internet, funzioni di consultazione e di stampa degli attestati con
elementi di ricerca diversi, previo riconoscimento tramite PIN;
- l’Inps mette a disposizione dei lavoratori i certificati loro
intestati accedendo al sito Internet dell’Istituto. In relazione alle
credenziali di accesso utilizzate, vengono visti tutti i certificati
(accesso con PIN) o solo l’attestato, (accesso con codice fiscale e
numero del certificato);
- l’Inps canalizza verso le proprie Sedi i certificati degli aventi
diritto all’indennità di malattia per la disposizione di visite mediche
di controllo e, nei casi previsti, per il pagamento diretto delle
prestazioni.
2.1 Medico curante
La trasmissione del certificato di malattia telematico comprende
obbligatoriamente l’inserimento da parte del medico curante dei seguenti
dati:
codice fiscale del lavoratore;
residenza o domicilio abituale;
eventuale domicilio di reperibilità durante la malattia;
codice di diagnosi, mediante l’utilizzo del codice nosologico ICD9-CM,
che sostituisce o si aggiunge alle note di diagnosi;
data di dichiarato inizio malattia, data di rilascio del certificato,
data di presunta fine malattia nonché, nei casi di accertamento
successivo al primo, di prosecuzione o ricaduta della malattia;
modalità ambulatoriale o domiciliare della visita eseguita.
Il medico curante, alla restituzione del numero di certificato, rilascia
al lavoratore copia cartacea:
A) dell’attestato di malattia per il datore di lavoro, privo di
diagnosi;
B) del certificato di malattia per l’assistito che contiene i dati della
diagnosi e/o il codice nosologico.
In caso di impossibilità per il medico di stampare la certificazione, lo
stesso comunicherà al lavoratore, il numero del certificato, attribuito
dopo il controllo e l’accettazione dei dati trasmessi. Tale
numerazione, potrà essere utilizzata dal lavoratore per ricercare,
visualizzare e stampare il proprio attestato direttamente dal sito
Internet dell’Istituto.
E’ previsto un periodo transitorio di tre mesi durante il quale è
riconosciuta la possibilità per il medico di procedere al rilascio
cartaceo dei certificati di malattia, secondo le modalità vigenti.
2.2 Datore di lavoro
L’Inps mette a disposizione dei datori di lavoro, sia privati che
pubblici, le attestazioni di malattia relative ai certificati trasmessi
dal medico curante, accedendo al portale INPS www.inps.it - servizi
on-line, previa autorizzazione e attribuzione di un PIN (v. Allegato
Manuale di consultazione degli attestati di malattia).
2.3 Lavoratore
L’Inps mette a disposizione dei lavoratori il servizio di consultazione e
stampa dei dati relativi ai propri certificati di malattia inviati
telematicamente dal medico curante. Per accedere al servizio,
disponibile nel sito Inps – servizi on-line, sono previste due modalità:
1) tramite un codice PIN, con il quale è consentito l’accesso ai dati di
tutti i certificati comprensivi di diagnosi e di codice nosologico, se
indicato dal medico;
2) mediante l’inserimento del codice fiscale personale e del numero del
certificato, elementi indispensabili per accedere all’attestato cercato.
Il lavoratore avente diritto all’indennità di malattia a carico
dell’Inps, in base alle nuove disposizioni, non è più tenuto a
trasmettere all’Istituto il certificato di malattia, eccetto i casi di
impossibilità di invio telematico.
3. Abilitazioni per accedere al sistema.
Il Ministero dell’Economia e Finanze rilascia specifiche credenziali di
accesso al sistema SAC ai medici dipendenti o convenzionati con il
S.S.N.
Invece l’Inps rilascia il PIN:
a) ai cittadini che ne fanno richiesta, tramite i consueti canali e con
le procedure previste: internet, Contact Center e uffici Inps;
b) ai datori di lavoro pubblico o privato o a loro incaricati che si
debbono presentare presso una Sede Inps muniti di:
- modulo di richiesta compilato e sottoscritto dallo stesso datore di
lavoro privato o dal legale rappresentante ove il datore di lavoro sia
pubblico o organizzato in forma associata o societaria, con l'elenco dei
dipendenti ai quali rilasciare il PIN per l’accesso agli attestati di
malattia del personale;
- modulo di richiesta "individuale" compilato e firmato da ogni
dipendente autorizzato con allegata la fotocopia del documento
d'identità del sottoscrittore.
I moduli richiesti sono forniti in allegato.
Le pubbliche amministrazioni o le aziende in possesso di PIN, sono
tenute a chiedere tempestivamente la revoca dell’autorizzazione, al
verificarsi della cessazione dell'attività, della sospensione o del
trasferimento in altra struttura dell’intestatario del PIN e l’Inps
provvederà a cessare, con effetto immediato, l’abilitazione.
L’operatore Inps, incaricato del rilascio dei PIN, dopo aver verificato
la correttezza formale della richiesta e l’identità del richiedente,
deve, utilizzando la funzione “Verifica rapporto di lavoro” della
procedura di assegnazione PIN, accertare che la persona da autorizzare
sia dipendente dell’Amministrazione o dell’azienda il cui rappresentante
ha sottoscritto i documenti di richiesta.
A verifiche completate il funzionario Inps provvede al rilascio del PIN
selezionando la classe utente “Datore di lavoro (certificazione di
malattia)”.
Qualora l’utente sia già in possesso di un PIN per altre finalità si
dovrà procedere ad aggiungere l’autorizzazione al servizio
“Consultazione attestati di malattia” mediante la funzione “Modifica
autorizzazioni ai servizi”.
Nelle more di decisioni che debbono essere concordate con le parti
interessate, per il momento, i consulenti di lavoro sono esclusi dalla
concessione di tale servizio.
4. Assistenza agli utenti
Il sistema di accoglienza centrale (SAC) del Ministero dell’Economia e
Finanze fornisce l’assistenza agli utenti dello stesso tramite il
servizio di Call Center, raggiungibile attraverso il numero gratuito
80003070.
L’Inps fornisce assistenza ai datori di lavoro e ai lavoratori tramite
gli operatori del Contact Center Integrato Inps-Inail, raggiungibile
attraverso il numero gratuito 803164.
Gli operatori del Contact Center forniscono telefonicamente supporto
nella navigazione e uso delle procedure di consultazione dei
certificati, inviati telematicamente dal medico curante, nonché le
informazioni e le risposte ai quesiti di interesse generale sulla
materia.
Inoltre forniscono ai medici curanti informazioni e risposte riguardanti
esclusivamente i quesiti di interesse medico legale in collaborazione
con il Coordinamento Generale medico legale per il tramite della U.O.C.
Prestazioni a sostegno del reddito quale struttura di riferimento per le
relative specifiche risposte.
Il Contact Center assiste, inoltre, i lavoratori anche per
l’assegnazione o attivazione del PIN cittadino, necessario per la
consultazione e stampa dei propri certificati di malattia.
Cari colleghi,
nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta una
nuova riunione al Ministero per
Nell’incontro si è stabilito che
il Ministero per
I rappresentanti del Ministero hanno inoltre
preso nota, assicurando un intervento facilitativo, di una serie di
criticità espresse dalla categoria, come la responsabilità del medico
nell'indicare l'eventuale domicilio di malattia se diverso dalla
residenza, gli interventi nelle Asl in cui non è stata fornita la
connessione internet e, nei presidi di continuità
assistenziale non informatizzati, la fornitura di PIN ai medici non
convenzionati che sostituiscono i medici di famiglia e le difficoltà
operative correlate alle visite domiciliari.
Un altro aspetto rilevante riguarda
l’applicazione della certificazione on line anche da
parte dei medici ospedalieri nel caso delle dimissioni dei pazienti. Il
Decreto prevede infatti l’obbligo della certificazione online
sia per i medici convenzionati che per i dipendenti del SSN, pena
l’applicazione delle norme sanzionatorie. La certificazione online da parte dei medici ospedalieri permetterebbe ai
cittadini, una volta dimessi dal pronto soccorso o dalle strutture
ospedaliere, di non doversi recare allo studio del medico di famiglia
per la redazione del certificato di malattia.
Il tavolo di confronto al Ministero rimane
aperto e verrà fissata a breve la data della prossima riunione.
Intanto abbiamo accertato che è ancora lontana
la possibilità di cominciare a sperimentare l’inoltro on
line dei certificati, perché devono essere ancora assolti diversi
passaggi indispensabili all’avvio della sperimentazione. Non sappiamo
quanto tempo sarà necessario, ma è praticamente certo che i quattro mesi
di doppio canale dovranno essere rinnovati, forse più di una volta.
Le dichiarazioni trionfali, anche in data
odierna, del Ministro Brunetta non devono spaventare: appartengono
evidentemente ad una politica degli annunci che non ci appartiene, più
pericolosa per lui che per noi. Stiamo giocando una partita delicata in
cui non dobbiamo cedere all’emotività e a reazioni tanto demagogiche
quanto inutili. Se un domani - per il mancato o imperfetto funzionamento
del sistema di certificazione - il problema dovesse scoppiare a livello
di opinione pubblica, nessuno dovrà poter scaricare strumentalmente la
responsabilità su una presunta mancata collaborazione dei medici. E’
successo tante volte in passato: facciamo in modo che non si verifichi
di nuovo.
In applicazione del mandato dell’ultimo
Consiglio nazionale, garantisco che - qualora i margini di soluzione del
problema dovessero ridursi eccessivamente fino a costituire un pericolo
reale e imminente per la categoria -
Questa mattina ho incontrato anche il Dr.
Nori, Direttore Generale dell’INPS, per fare il punto sull’andamento
della certificazione INPS per l’invalidità civile. Ad oggi sono stati
rilasciati oltre 47.000 PIN. Restano i problemi operativi collegati alla
difficoltà di accesso al sito INPS negli orari lavorativi e
l’impossibilità di operare nelle zone prive di ADSL, problemi peraltro
già segnalati in precedenti incontri.
Il Direttore mi ha anticipato che a breve,
proprio per rispondere alle esigenze segnalate, sarà rilasciato sul sito
INPS un programma - che provvederemo a rendere disponibile anche sul
sito FIMMG - che consentirà la compilazione del certificato in
differita: praticamente il modulo potrà essere compilato in studio e
inoltrato successivamente.
Per quanto riguarda le zone non coperte da
ADSL in cui i medici sono praticamente impossibilitati a inoltrare il
certificato on line stiamo definendo una soluzione che consentirà loro
di produrlo su carta. Nelle prossime settimane comunicheremo ai
dirigenti regionali e provinciali della FIMMG le modalità di attuazione.
A presto
Giacomo Milillo
Molti si sono posti il quesito, a proposito dei certificati on line, se e come sarà garantita la privacy ai pazienti. Dubbio più che legittimo, visto che le attestazioni di malattia di milioni di persone viaggeranno in rete alla portata di tanti. La risposta questa volta arriva dalla Sogei, la società che ha messo a punto il sistema e che dipende dal Ministero dell’Economia: ''il Sistema di accoglienza centrale (SAC), gestito dalla stessa Sogei per conto della Ragioneria Generale dello Stato, tramite il quale i medici dovranno trasmettere i certificati di malattia all'Inps, è stato predisposto in base a quanto previsto da una norma di legge e, in particolare, al Dpcm del 26 marzo 2008, sentito anche il parere del Garante della privacy''. Sogei precisa quindi che ''l'accesso da parte dei medici al SAC avviene secondo le modalità indicate dal suddetto Dpcm, nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza emanate dal CNIPA (Centro Nazionale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione)''.
''La privacy del cittadino è garantita - assicura Antonio
Incitti, responsabile del progetto per Sogei -. Il codice fiscale del
paziente, infatti, viene criptato già al momento della
trasmissione''. Solo le Asl hanno la facoltà di poter risalire alla
patologia di un paziente, mentre la cosa non sarà possibile a tutti
gli altri enti che possono consultare il database”. Incitti ha
anche assicurato i medici che in caso di criticità accertate, ad
esempio per il digital divide o per problemi di codici, si utilizzerà
il canale cartaceo, almeno fino a quando non si risolveranno gli
eventuali problemi. Intanto si riunirà di nuovo il 13 aprile il
tavolo sulle certificazioni online di malattia, per arrivare a
decisioni operative in materia. Lo annunciano in una nota congiunta
il ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione e la
Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), dopo l'incontro che si
è tenuto sull'argomento il 23 marzo scorso con il ministero della
Salute. Nell'incontro sono stati esaminati sia il decreto che la
circolare applicativa. Il dicastero diretto da Brunetta ha garantito
alla Fnomceo che parteciperà alle procedure di collaudo del sistema
nei 30 giorni successivi ai previsti tre mesi di sperimentazione,
durante i quali rimarrà attivo lo strumento cartaceo. Il collaudo
determinerà le eventuali fattispecie derogatorie già previste nella
circolare. Inoltre il ministero, condiviso l'obiettivo comune secondo
cui la certificazione deve scaturire da una valutazione clinica
conseguente a visita medica, ha dato la piena disponibilità a
intervenire, con i necessari strumenti normativi, sui possibili
fraintendimenti generati dall'espressione “dati clinici non
direttamente constatati né oggettivamente documentati”. Si è poi
discusso - si legge ancora - di alcune problematiche di minore
rilievo, tra cui quelle relative alla certificazione online da parte
di medici sostituti non convenzionati, per il quali si è convenuto
di procedere all'attribuzione del Pin.
''Ringraziamo il ministero per la Pubblica Amministrazione e
Innovazione per l'apertura espressa alla categoria medica, attraverso
la Fnomceo, sul provvedimento che introduce la certificazione online
di malattia per i dipendenti pubblici e privati''. E' quanto dichiara
il segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana dei medici
di medicina generale), Giacomo Milillo. ''Prendiamo atto che molte
delle le perplessità da noi espresse precedentemente - continua -
sono state superate, grazie alla volontà delle parti''. Intanto on
line non saranno solo i certificati, ma anche le ricette. La
sperimentazione è partita in Campania e Piemonte. Noi abbiamo visto
in anteprima come funzionerà il sistema con l'invio della prima
ricetta elettronica da parte del dottor Angelo Castaldo, segretario
regionale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).
Grazie alla nuova 'infrastruttura di rete'' i medici prescrittori
potranno inviare online direttamente sul sito del Mef (Ministero
Economia e Finanze), copia della prescrizione per permettere di
tenere sotto controllo la spesa in tempo reale ed anche i reali
bisogni di salute della popolazione. In questa prima fase sono stati
coinvolti, nella sola Campania, 150 medici di medicina generale e 30
pediatri di libera scelta su tutto il territorio regionale; a
ciascuno di loro è giunto un plico contenente l'username e la
procedura per poter avere il pin personalizzato in modo da accedere
al sito 'tesserasanitaria' del Mef dove inserire ogni giorno i dati
relativi alle prescrizioni. In questa fase farmacisti, laboratori e
centri di analisi non saranno coinvolti. ''La sperimentazione è già
a buon punto - spiega Incitti - il prossimo passo sarà quello di
estenderla anche alle farmacie e inizialmente ad un laboratorio''. Il
risultato finale di questo percorso consentirà a ministero e Regioni
di disporre di informazioni in tempo reale in ordine all'andamento
delle prescrizioni, documentando le risultanze tra ciò che è stato
prescritto e ciò che è stato effettivamente erogato dalle strutture
sanitarie pubbliche e private del Servizio Sanitario Nazionale, e di
realizzare, dunque, un monitoraggio ancora più capillare della spesa
sanitaria. “Certificati e ricette viaggeranno sullo stesso binario
– precisa Incitti -. Solo che i primi finiranno all’Inps e le
ricette al Ministero dell’Economia che a sua volta le trasformerà
in dati economici e in previsioni di spesa. Questi dati saranno poi
messi a disposizione delle regioni per i propri capitoli di spesa”.
I pazienti, invece, troveranno le ricette in farmacia e presso i
laboratori di analisi, eliminando così definitivamente il formulario
attuale.
31/03/2010 A tutti gli iscritti
Cari Colleghi,
l’approvazione del decreto interministeriale sui certificati di malattia on line ha suscitato una grande preoccupazione nella categoria, alimentata strumentalmente dai nostri competitori e dai nostri avversari, che hanno voluto utilizzarlo per accusare la FIMMG di non essere riuscita a bloccare un atto legiferativo da parte di chi detiene legittimamente il potere di proporlo, approvarlo e promulgarlo per volontà del popolo sovrano.
Chi si è precipitato a lanciare la notizia sulle liste di discussione in rete non ha messo in evidenza che, nello stesso giorno del decreto, veniva stilata una circolare della Funzione Pubblica che recepiva molte delle osservazioni che FIMMG, in collaborazione con FNOMCEO, aveva presentato nell’interesse dei medici.
Ciò non significa che il problema, certamente grave e importante, non esista o che sia risolto, ma solo che stiamo monitorando con attenzione tutti i passaggi e riteniamo la situazione sotto controllo con prospettive di evoluzione positiva.
Ricordiamo che l’obbligo della certificazione di malattia on line risale al 2004 (Legge n. 311 del 20 dicembre 2004). In quegli anni la partita è stata gestita dalla FIMMG e dagli altri sindacati da una parte sul piano collaborativo, e dall’altra sul piano economico/rivendicativo, totalmente respinto dalla controparte. Memore di quell’approccio la parte pubblica ha scelto successivamente, in alternativa, di privilegiare la via impositiva rispetto a quella negoziale, ribadendo l’obbligo di legge con l’aggiunta di gravi ed umilianti penalizzazioni per la categoria.
Dal momento che sulla rete circolano molte informazioni inesatte e spesso le fonti sono strumentali e poco attendibili, riteniamo opportuno fare il punto della situazione e fornirvi un’informazione dettagliata.
Al momento attuale ci sono alcune certezze:
Il 13 aprile è programmato un nuovo incontro fra FNOMCeO e Funzione Pubblica per perfezionare l’applicazione della norma, agevolare l’acquisizione del PIN sia per i medici titolari che per i sostituti, affrontare i problemi della continuità assistenziale, delle visite domiciliari e ogni altro aspetto finalizzato a rendere graduale e compatibile con la buona pratica clinica l’introduzione della certificazione di malattia on line.
Riteniamo importantissimo evidenziare che, con il lavoro fino ad ora svolto abbiamo ottenuto dal Ministero della Funzione Pubblica “…la piena disponibilità ad intervenire, con i necessari strumenti normativi sui possibili fraintendimenti generati - in tale fattispecie di certificazione - dall'espressione ‘dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati’" (Comunicato congiunto Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione- FNOMCeO del 26 marzo 2010).
Ribadiamo comunque che, nella Convenzione recentemente siglata, è sancito che ogni onere organizzativo ed economico deve essere a carico delle Regione, pena la non partenza del progetto.
Siamo certi, senza retoriche affermazioni di orgoglio, come attestato dalla mozione conclusiva del Consiglio Nazionale del 27 Marzo u.s. approvata all’unanimità, di aver agito e di continuare ad agire con l’obiettivo di raggiungere la migliore soluzione possibile del problema, muovendoci in un contesto politico/istituzionale estremamente complesso e dinamico.
Ricordiamo inoltre che il Consiglio Nazionale FIMMG ha espresso l’esigenza di continuare ad esercitare la massima sorveglianza e, preventivamente, ha dato esplicito mandato a me e all’Esecutivo nazionale di mettere in atto azioni legali e sindacali, in qualsiasi momento e senza ulteriori consultazioni, qualora fossero ritenute opportune.
Vi terremo puntualmente informati.
Colgo l’occasione per augurare a tutti gli iscritti, a nome di tutti i dirigenti FIMMG, i migliori auguri di Buona Pasqua.
Giacomo Milillo
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A tutti gli Iscritti Fimmg - 24/03/2010
Cari Colleghi,
ieri ha avuto luogo l’annunciato incontro della FNOMCeO, rappresentata
dai colleghi Guido Marinoni e Giuseppe Augello, con il Ministero della
Funzione Pubblica e il Ministero della Salute sulle problematiche
relative alle certificazioni di malattia on line.
Intanto vi informo che già lunedì è stata pubblicata una circolare esplicativa del Ministero della Funzione Pubblica che attenua i problemi senza risolverli completamente.
La circolare specifica che la trasmissione on line verrà avviata con una fase sperimentale di tre mesi, seguita da un mese di “collaudo”, cui parteciperà la FNOMCeO e tutti i soggetti interessati, tra cui FIMMG.
Durante questo periodo (quattro mesi in tutto) rimarrà comunque attivo il tradizionale canale cartaceo.
La trasmissione telematica esclusiva dovrebbe iniziare solo a collaudo positivo avvenuto, ma di sicuro è altamente improbabile che il collaudo possa risultare positivo nei tempi previsti dal Decreto.
Il modello di certificazione on line sarà sostanzialmente uguale a quello attualmente in uso per le certificazioni di malattia INPS e il codice ICD9 sarà solo facoltativo. E’ prevista la interoperabilità con i software gestionali di studio.
Il PIN per l’accesso alla certificazione verrà fornito a tutti i soggetti certificatori, compresi i colleghi dipendenti del SSN, gli specialisti ambulatoriali e i sostituti.
Vi informo che ad oggi hanno ottenuto il PIN dell’INPS per il certificato di invalidità oltre 47.000 medici. Cercheremo di ottenere che il PIN per la certificazione on line di malattia sia lo stesso.
Nell’incontro di questa mattina è stato condiviso l'obiettivo comune secondo cui la certificazione debba scaturire da una valutazione clinica, conseguente a vista medica e si è registrata la piena disponibilità ad intervenire, con i necessari strumenti normativi, sui possibili fraintendimenti generati, in tali fattispecie, dall'espressione "dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati".
L’attività del tavolo tra FNOMCeO e Ministeri proseguirà il prossimo 13 aprile.
In quell’incontro saranno portate all’attenzione anche le criticità connesse alle attività della Continuità Assistenziale (cui dedicheremo una riflessione particolare).
Resta ancora molto da fare per la completa soluzione del problema, ma sono convinto che anche questa situazione critica si trasformerà nella riaffermazione della capacità della FNOMCeO e della FIMMG di tutelare i medici da quanto impropriamente la legge cerca di imporre, e conseguentemente di agire per la tutela del cittadino.
Per fortuna in diversi articoli dell'A.C.N. vi sono ampie garanzie sui tempi di implementazione della e-prescription rispetto agli stessi contenuti del Decreto in questione.
Buona giornata
Giacomo Milillo
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23/03/2010Cari
Colleghi,
vista la serietà e la gravità del problema mi permetterò di disturbarvi con una serie di comunicazioni.
Stiamo presidiando tutte le sedi dove si stanno mettendo in atto le procedure di attuazione della legge del 2001 che prevede l’obbligo di invio telematico del certificato di malattia. In questi giorni tutta la nostra squadra è al lavoro e la FIMMG da sola sta operando per ottenere risultati concreti, mentre non abbiamo avuto il piacere di vedere da nessuna parte i nostri critici, pronti alle barricate a giorni alterni.
Tutti voi potete immaginare, dato il clima politico in atto, quali difficoltà stiamo incontrando, considerato il fatto che si tratta di una legge dello Stato e non del frutto di una contrattazione sindacale.
Intanto la circolare
esplicativa che ci è pervenuta nella serata di ieri porta il periodo di
collaudo alla fine di giugno, permettendoci un
po’ di respiro per meglio organizzare le nostre proposte. In essa sono
già contenute alcune risposte ad istanze che da tempo avevamo avanzato.
Comunque,
non potremo ritenerci soddisfatti e non cesseremo le nostre pressioni
fino a quando non avremo garantito alla categoria la più corretta
protezione da “punizioni” insensate, da responsabilità non sostenibili,
da un ulteriore carico di lavoro incompatibile con la nostra buona
pratica clinica, da un modo di procedere che fa finta di realizzare
tutto e subito, quando tutti sono consapevoli che sono indispensabili
tempo e gradualità.
E’ necessario intervenire soprattutto sul passaggio che riguarda la certificazione dei dati clinici obiettivamente constatati.
Il tempo a disposizione, grazie alle pressioni esercitate, ci permetterà di affinare le strategie e comunque nel Consiglio nazionale di sabato prossimo avremo a disposizione tutti gli elementi per assumere le decisioni più opportune.
A presto
Giacomo Milillo
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A tutti gli iscritti Fimmg
CERTIFICAZIONE DI MALATTIA ON LINE: LE NOVITA’
Roma 22 marzo 2010
Cari Colleghi,
Il decreto, emanato senza la promessa preventiva consultazione, desta notevole preoccupazione poiché, contrariamente a quanto da noi richiesto e assicurato dai competenti Ministeri, non fa riferimento ad alcun periodo di sperimentazione precedente all'attuazione delle nuove procedure, non viene fatto alcun esplicito riferimento alla possibilità di certificazione cartacea parallela (cosiddetto doppio canale) e i canali alternativi alla certificazione on line che dovrebbe garantire l’attività domiciliare e in zone non coperte da ADSL, sono solo ipotizzati ma non definiti.
L'invio della certificazione telematica da parte del medico dovrebbe partire, secondo il decreto, dal 3 aprile (nelle more della messa a regime del sistema da parte delle Regioni, che deve avvenire entro il 30 aprile).
La parte più preoccupante è però correlata alle problematiche medico legali, sulle quali la FNOMCeO ha programmato una serie di incontri (che stiamo monitorando con attenzione) con il Ministero della Salute, l'INPS e il Ministero della Funzione Pubblica, il primo dei quali si è svolto il 9 marzo scorso, mentre il prossimo è previsto per domani martedì 23 marzo.
A seguito di questi incontri, dovrebbe essere prodotta una circolare di chiarimento, che definisca il comportamento del medico nel caso di assenze brevi e per patologie non documentabili: è questa la criticità più rilevante.
La FNOMCeO, in pieno accordo con le nostre posizioni, sostiene la necessità, in tali casi, dell'autocertificazione del cittadino, che, tuttavia, continua a trovare grandi resistenze.
Se le proposte di parte medica non venissero accolte, non si vedrebbe soluzione diversa dall'astenersi dal certificare le situazioni incompatibili con il disposto di legge (con le immaginabili conseguenze), a meno di un disposto normativo che consenta di recepire le dichiarazioni del cittadino come per il passato, in attesa di ulteriori chiarimenti o di una modifica legislativa.
Sotto il profilo più strettamente sindacale chiediamo che le Regioni provvedano a proprie spese alla messa in rete dei medici e che il sistema non prenda avvio se non dopo un congruo periodo di sperimentazione, che consenta di collaudarne la funzionalità e la concreta gestibilità.
Il problema sarà posto all'Ordine del giorno del Consiglio Nazionale di sabato 27 marzo per decidere, sulla base dei contatti immediati con i Ministeri competenti e sulla base anche delle risultanze del previsto incontro della FNOMCeO di domani martedì 23 marzo, le eventuali iniziative di lotta che si rendessero necessarie.
Vi terremo informati di ogni novità.
Buona giornata e buon lavoro
Giacomo Milillo
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05/03/2010 Cari colleghi, nella giornata di ieri il Senato ha approvato un
Disegno di legge che comprende alcune deleghe al Governo e disposizioni
in materia di lavoro pubblico. L’articolo 25 (Certificati di malattia)
recita: 1. Al fine di assicurare un quadro completo
delle assenze per malattia nei settori pubblico e privato, nonché un
efficace sistema di controllo delle stesse, a decorrere dal 1º gennaio
2010, in tutti i casi di assenza per malattia dei dipendenti di datori
di lavoro privati, per il rilascio e la trasmissione della attestazione
di malattia si applicano le disposizioni di cui all’articolo 55-septies
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. E’ stata perciò estesa la trasmissione online a tutti
casi di assenza dal lavoro per malattia, sia di dipendenti pubblici sia
privati. Nessuna novità sostanziale quindi. Stiamo monitorando
attentamente la situazione e dedicheremo una parte del Consiglio
Nazionale straordinario di domenica all’analisi di questo provvedimento. Per il momento, nulla cambia nell’attività quotidiana
dei medici di famiglia. Cordiali saluti Giacomo Milillo