PROGETTO E MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA SPERIMENTAZIONE NELL’ASP DI COSENZA DI NUCLEI DI CURE PRIMARIE (NCP) .

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L’A.S.P. di Cosenza rappresentata nella persona del Direttore Generale Dr. Gianfranco Scarpelli e le OO.SS. maggiormente rappresentative dei Medici di Medicina Generale (di seguito MMG) rappresentate da F.I.M.M.G. e S.M. I e specialisti ambulatoriali SUMAI


STIPULANO L’ACCORDO AZIENDALE DISCIPLINATO NEL SEGUENTE DOCUMENTO

Struttura del documento

1. Premesse

2. Criteri di partecipazione

3. Obiettivi dell’accordo aziendale

4. Sistema incentivante

5. Tempi e modalità di attuazione dell’accordo

6. Criteri e indicatori di valutazione della sperimentazione


RIFERIMENTO NORMATIVO

DPGR n. 18/2010, DPGR 54 “Linee Guida gli Atti Aziendali”, DGR 582/2010 e 255/2011 “Obiettivi di Piano “ , “Accordo Regionale della Medicina Generale 2009 , ACN 2005 per la Medicina Specialistica”, delibera n° 4140 del 30.12.2011recepimento proposta OO.SS. Medici Medicina Generale


1. Premesse

Le recenti indicazioni legislative, in particolare le disposizioni di cui al DPGR 18/2010, sottolineano con forza la necessità di un riordino della sanità territoriale e indicano nel potenziamento dell’attività territoriale la chiave di qualificazione di tutto il sistema sanitario regionale .

In questo nuovo approccio ai bisogni salutari, il Medico di Medicina Generale (MMG nel seguito) rappresenta uno snodo fondamentale nel rapporto tra cittadini ed offerta del SSR; al Medico è infatti affidato il compito cruciale di tradurre i bisogni sanitari, espressi dal paziente, in domanda di assistenza sanitaria (es. prevenzione, educazione, prestazioni dirette, prescrizioni di farmaci, visite specialistiche, esami diagnostici, ricoveri, ecc.).

Inoltre, la crescente criticità del rapporto tra bisogni e risorse disponibili, evidenzia, ancor più che in passato, la centralità del ruolo di Medico di Medicina Generale (MMG). Fenomeni quali l’invecchiamento della popolazione, l’evoluzione del quadro epidemiologico, lo sviluppo delle conoscenze scientifiche, l’innovazione tecnologica, richiedono un attento governo dei consumi sanitari, nonché un progressivo riorientamento della rete di offerta in funzione dei reali bisogni di salute (es. bisogni socio-sanitari, patologie cronico-degenerative, ecc).

In definitiva, quindi, sia i fenomeni in atto, sia il processo di contenimento della spesa in chiave di riqualificazione della stessa, comportano nuove aspettative nei confronti dei MMG, ai quali si chiede di:

-svolgere un ruolo di interfaccia rispetto alle esigenze degli assistiti, in virtù sia di specifiche competenze professionali, sia della presenza territoriale, impedendo che richieste improprie entrino nel meccanismo di offerta, incrementando i costi in modo inappropriato;

-diventare punto di riferimento per alcune prestazioni sanitarie offrendo maggiori prestazioni dirette o specialistiche rispetto alla domanda di salute dei propri pazienti (es. pazienti diabetici, ipertesi, ecc.);

-alimentare virtuosamente il circuito dell’offerta, orientando e dirottando la domanda verso soluzioni efficaci ed appropriate dal punto di vista sia prescrittivo che organizzativo.

A fronte di tale scenario, risulta pertanto necessario prevedere sistemi e strumenti che, da un lato, consentano al Medico di Medicina Generale la possibilità di orientare i suoi comportamenti in funzione delle aspettative di ruolo nell’ambito delle cure primarie e, dall’altro, non ne stravolgano la missione professionale nei confronti degli assistiti.

Per governare il “sistema” è necessario dare forza allo sviluppo delle forme associative dei Medici di medicina generale , costituiti in team multiprofessionali ( MMG. P.L.S. M. C.A. Specialisti Ambulatoriali , Infermieri, Assistenti sociali, Amministrativi) , affidando loro la missione di svolgere, altresì, un’azione “proattiva”, secondo il Chronic Care Model , tale da garantire un efficace sistema di controllo della progressione patologica che, se non efficacemente contrastata, porta , inevitabilmente, a ripetuti ricoveri , molto onerosi sia sotto l’aspetto economico che sociale

Tale orientamento trova, altresì, indicazione nel DPGR 54 “linee Guida per le definizioni degli Atti Aziendali “ che individua nelle strutture Distrettuali delle Cure Primarie , il riferimento delle azioni coordinate per la gestione complessiva delle patologie croniche e dei pazienti fragili .


In quest’ottica, l’ASP di Cosenza ed i MMG hanno elaborato una piattaforma comune volta sia a decentrare servizi su base territoriale (es. Case della Salute , CAPT , progetto obiettivo di Piano per le patologie croniche per il diabete, sindrome metaboliche, BPCO e Ipertensione ecc.), sia a sperimentare strumenti gestionali in grado di monitorare i fenomeni sanitari, ridurre l’inappropriatezza dei consumi, riallocare le risorse disponibili in funzione di priorità assistenziali condivise. In definitiva, l’elaborazione e negoziazione di un accordo complessivo per le cure primarie intende contribuire al ripensamento delle modalità di interazione tra ASP e MMG di modo che, attraverso nuove formule organizzative (es. MMG aggregati per Nuclei di Cure Primarie ) piuttosto che nuovi strumenti di lavoro (es. linee guida, report periodici, ecc.) si possa alimentare nel tempo una capacità comune di governo della sanità locale, sia a livello clinico che gestionale, nell’interesse degli assistiti, dei MMG, dell’ASP di Cosenza .


Il tema dell’appropriatezza e del governo dei consumi sanitari richiede in effetti una stretta collaborazione tra Azienda, Distretti e Medici di Medicina Generale ; in tal senso i NCP affidati ai MMG, attraverso obiettivi orientati sia alla qualità assistenziale che all’uso consapevole delle risorse, può favorire una responsabilizzazione congiunta, da cui l’opportunità di avviare una sperimentazione presso l’ASP di Cosenza , proprio per supportare la qualità dell’attività medica, per incrementare l’orario di assistenza, gestire i cosiddetti “codici bianchi” per evitare il ricorso improprio utilizzo dei Pronto Soccorso , per monitorare i fenomeni sanitari, specie quelli cronici ,per decentrare servizi e prestazioni sul territorio a favore degli assistiti.

Nel seguito del documento viene pertanto esplicitato un percorso di lavoro composto da obiettivi ed ulteriori attività riguardanti la medicina generale, nonché i presupposti organizzativi, gestionali ed economici concordati con le Organizzazioni sindacali di riferimento.


2. Criteri di partecipazione

La partecipazione dei singoli MMG all’Accordo aziendale rappresenta una scelta libera e volontaria . Ciascun Medico sarà pertanto invitato a formalizzare la sua adesione ad un NCP, in quanto propedeutica all’uso di strumenti di programmazione con obiettivi espressi unicamente a livello aggregato ; tale condizione risulta infatti necessaria per consentire un confronto professionale tra pari . La partecipazione all’accordo e, quindi, l’adesione ai NCP consente inoltre l’accesso ad alcuni benefici appresso descritti .

Sulla base del presente accordo sono pertanto costituiti i Nuclei di Cure Primarie gestiti da gruppi di Medici di Medicina generale rispondenti a criteri condivisi tra ASP e OO.SS. dei MMG, quali:

-contiguità territoriale (es. Distretti –UTAD – Comuni limitrofi)

-forme associative già costituite , più "reclutamento" di medici singoli;

- numero di partecipanti minimo di 10 medici per una popolazione assistita di almeno 10.000 ab.

In considerazione dei criteri espressi viene concordata una prima articolazione in almeno 12 NCP distribuite, mediamente due per distretto previsto secondo la proposta di Atto Aziendale.


3. Obiettivi dell’accordo aziendale

Gli obiettivi dell’accordo aziendale si dividono in due componenti:

-obiettivi di programmazione

-obiettivi progettuali e/o di attività / prestazioni decentrate nelle strutture territoriali di ospedali riconvertiti o negli ambulatori dei MMG.

Per quanto concerne gli obiettivi di programmazione, sono previste alcune finalità coerenti con le politiche aziendali ed il ruolo del MMG nell’ambito dell’assistenza primaria. In termini sintetici, tali obiettivi sono riassumibili in:

1. condivisione ed applicazione di una linea guida per il monitoraggio e controllo delle patologie croniche quali : diabete – Sindrome metaboliche, BPCO e Ipertensione arteriosa

2. riduzione del 25% nei ricoveri corrispondenti ai primi 15 DRG a bassa complessità (in base alle indicazioni della Regione Calabria ed ai LEA)

3. condivisione ed applicazione di criteri e modalità di prescrizione per la diagnostica strumentale al fine di contenere la richiesta, possibilmente nei parametri indicati nel DPGR 18/2011 (es. ecografia, TAC, RMN,ecodoppler) di 0,6 prestazioni per abitante e non meno del 15% nell’anno 2012, rispetto al 2012, del 20% nel 2013 e del 25% nell’anno 2014

4. razionalizzazione della spesa farmaceutica pari a -5% della spesa lorda totale del sub livello territoriale;

Una simile impostazione intende evidenziare la capacità di governo della domanda in termini di appropriatezza (e in alcuni casi anche di spesa), anziché limitarsi a controllare le prescrizioni prodotte direttamente dai MMG. Per tale motivo gli obiettivi proposti non sono opzionali o alternativi, bensì un insieme integrato che consente di lavorare sulle principali componenti del consumo sanitario di farmaci, ricoveri, diagnostica .

La sperimentazione prevede che i Nuclei di Cure primarie si costituiscono in forma associativa/gruppo di MMG per garantire in forma aggiuntiva la copertura assistenziali dalle ore 8.00 alle 20.00 dal Lunedì al Venerdì con la presenza contemporanea di almeno due medici .

L’attività dovrà garantire , altresì, la gestione dei “codici bianchi” con il fine di filtrare l’accesso al Pronto Soccorso, e l’applicazione della medicina d’iniziativa secondo il “Model Care” di pazienti cronici affetti di Diabete , BPCO, Sindrome Metaboliche e Ipertensione .


L’attività sarà esercitata in strutture del’ASP o in strutture messe a disposizione, appositamente, dai MMG.


4- DURATA DELLA SPERIMENTAZIONE E DEL PRESENTE ACCORDO

L’Accordo, a carattere sperimentale, ha una validità complessiva che va da Aprile 2012 a dicembre 2014.

E’ istituita, a livello Aziendale , la Consulta dei direttori dei distretti nei quali sono attivati i NCP e dei referenti di tutti i NCP.

I Nuclei, previa verifica dei requisiti previsti, verranno inseriti nella sperimentazione all’avvio di questa ed al primo step di valutazione a 6 mesi.

Il gruppo tecnico costituito dal Direttore sanitario, Coordinatore dei Distretti dell’ASP e rappresentanti dell OO.SS. maggiormente rappresentativi dei MMG, valuterà, entro 30 giorni dalla sua approvazione, i requisiti dei gruppi candidati alla sperimentazione.

I gruppi di MMG costituiti in Nuclei di Cure Primarie inclusi in questa prima presa d’atto dovranno adeguare le proprie caratteristiche ai requisiti per erogare i servizi concordati e contrattualizzati

Il numero di NCP partecipanti alla sperimentazione viene individuato nel numero minimo di due (2) dei distretti individuati nell’Atto Aziendale in fase di approvazione dalla G.R. ,fatta salva l’opportunità di diversa ripartizione .

Al termine della sperimentazione, previa valutazione dei risultati, se ne può prevedere una diffusione più generalizzata nel contesto Aziendale.


5- DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DI NCP

I Nuclei delle Cure Primarie (N.C.P ) nascono dall’integrazione della medicina generale in forma associativa con altre figure professionali e funzioni delle cure primarie .

Essi non sono una nuova aggregazione della Medicina Generale, ma una struttura differente e più complessa. In essi i medici di medicina generale sviluppano nuove attività e si integrano con altre professionalità, con diversi livelli di assistenza specialistica e ospedaliera.

I medici di medicina generale sono il centro e svolgono un ruolo di coordinamento delle attività che si rivolgono esclusivamente alla popolazione costituita dall’insieme degli assistiti a loro iscritti, anche in collaborazione con altre figure individuate per funzioni diverse dall’ASP.

Nei NCP è salvaguardato e facilitato il rapporto personale medico/paziente, offrendo nel contempo una forte integrazione professionale, dei servizi e facilitazioni nei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali

Il NCP fornisce gli strumenti per una maggiore presa in carico del cittadino per i suoi problemi contingenti e cronici e costituisce impegno dell’ ASP a creare tutte le opportunità di comunicazione della sperimentazione in oggetto alla popolazione.

Ambito dell’Accordo

L’Accordo verte:

- sulle attività qualificanti richieste alla medicina generale all’interno della struttura NCP,Case della Salute e CAPT e sulle risorse necessarie ad espletarle.

- sulle modalità di individuazione e sulle risorse necessarie alla gestione delle funzioni e dei servizi del NCP, della sede principale, quando di proprietà della medicina di gruppo, e del suo collegamento in rete con eventuali sedi periferiche e con la rete aziendale


Requisiti e situazione logistica della Sede principale del NCP.

La sede principale del NCP è una struttura funzionale dell’ASP, consona alle funzioni e servizi in essa espletati, che può:

essere messa a disposizione del NCP dall’Azienda ( nel caso di CPT, Casa della Salute o altra struttura distrettuale) , compresi la diagnostica e personale specialistico, infermieristico e amministrativo

essere messa a disposizione dallo stesso NCP . In questo , sarà a loro carico la messa a disposizione dell’attrezzatura e il personale specialistico, infermieristico , amministrativo e quant’altro necessario per l’attività concordata.


Attività qualificanti richieste ai Medici Generali all’interno del NCP

Durante la sperimentazione i MMG svolgeranno le seguenti attività qualificanti quantificabili e misurabili:

attività ambulatoriale tradizionale e per gli Ambulatori Medici Orientati alla gestione delle patologie croniche ( Ipertensione- Diabete Sindrome Metaboliche- BPCO ).

assistenza coordinata e prolungata a tutta la popolazione, prevalentemente, quella iscritta ai medici in associazione per motivi di indifferibilità clinica o burocratica dell’assistenza, nelle 12 ore

incremento delle ore di contattabilità del singolo medico in associazione, anche attraverso il servizio di segreteria del NCP, per l’eventuale domiciliarità non inferiore alle due ore giornaliere dal lunedì al venerdì.

gestione delle urgenze che si caratterizzano come “codici bianchi”

attività di ciascun medico partecipante al NCP, senza la presenza del paziente, di tipo epidemiologico con valutazione e flusso di dati , organizzativa, programmatoria e di formazione e ricerca, inerente alle attività del progetto sperimentale e di ogni singola attività anche decisa a livello aziendale, in rete con i sistemi informativi aziendali .

Si concorda inoltre che:

Con il nucleo di base del NCP (mmg, medico di ca, infermieri dei mmg e dei distretti, personale

amministrativo dei mmg e dei distretti, gli specialisti ove individuati) è possibile prevedere l’integrazione con servizi opzionali, aggiuntiva a seconda delle differenti necessità territoriali.

Tali servizi possono riguardare, oltre ai possibili servizi distrettuali presenti nelle ASP (Consultorio familiare, Sert, DSM, Servizio Farmaceutico, Servizi di Prevenzione, Sportelli Unici di Accesso) :

- sperimentazioni di sistemi informativi

- esperienze di telemedicina o servizi interni affidati ai mmg di elettrocardiografia, ecografi a fronte di capacità professionali validate e certificate, eventualmente con corsi di formazione ad hoc

- attività aggiuntive di particolare impegno professionale.

Per tutte le attività ed i servizi se ne prevede l’attivazione sulla base di parametri concordati e certificabili e correlati a specifiche progettualità concordate con l’ASP.

Le attività svolte dai NCP gestite direttamente dai MMG, verranno retribuite direttamente dall’ASP in termini di Indice di Valorizzazione (vedi oltre), secondo il parametro individuato tra le parti , esclusivamente su progetto preciso, certificabile e quantificabile a priori.


La remunerazione di queste attività sarà proporzionale all’impegno e alla messa a disposizione della struttura , attrezzatura e altre risorse professionali. Sarà carico dell’ASP che attingerà ai fondi di cui agli “obiettivi di Piano” messi a disposizione dalla regione Calabria secondo il parametro più sotto individuato, senza nessuna altra somma aggiuntiva a carico dell’ASP.


Restano in vigore per la Medicina Generale tutte le norme con relative retribuzioni, previste da accordi nazionali, regionali e locali precedenti; in particolare per quanto riguarda le indennità di medicina di gruppo o in rete, esse saranno dovute, come previste da accordi nazionali e regionali, a tutti i Mmg che entreranno a far parte del NCP, a seconda della forma associativa da loro scelta, anche in deroga alle percentuali attualmente previste dalla Regione Calabria .

I MMG potranno essere sostituiti temporaneamente (per assenza o malattia) o dai Colleghi della Medicina di Gruppo o da Colleghi esterni. Nel caso di defezione di uno dei medici partecipante al NCP, lo stesso può essere sostituito con altro individuato dallo stesso gruppo di Medici afferenti al NCP. Tali sostituzioni necessitano di avviso da parte del medico all’ASP.


AMBULATORI CODICI BIANCHI”(ACB) nell’ambito delle Cure Primarie

Per quanto riguarda la gestione delle urgenze territoriali, l’associazionismo in NCP dei MMG la cui finalità primaria è quella di garantire una copertura assistenziale quanto più ampiamente possibile distribuita nelle h 12 diurne, rappresenta, innanzitutto, il primo livello di assistenza anche relativamente alle “piccole urgenze” che usualmente possono essere gestite nell’ambito di uno studio medico monoprofessionale.

Gli AMBULATORI CODICI BIANCHI (dei MMG), gestiti all’interno della rete delle Cure Primarie, rappresentano un secondo “filtro” e si prefiggono la finalità di ridurre l’uso dell’ospedale e di riqualificare la funzione del territorio, restituendo a quest’ultimo il ruolo primario di assistenza.

Gli ACB rappresenta la forma organizzativa attraverso la quale i NCP nei CAPT/Casa della Salute o negli Studi propri potranno garantire, assieme alla Guardia Medica notturna, un’effettiva ASSISTENZA h 24 e costituire un punto di riferimento valido, alternativo all’ospedale, anche per le urgenze di basso-medio livello (codici bianchi e, in parte verdi). L’esistenza, infatti, degli Ambulatori Codici Bianchi gestiti attraverso la rete delle Cure Primarie (MMG, PLS, Medici di Continuità Assistenziale), potrà effettivamente rappresentare un’alternativa concreta all’uso dell’ospedale, anche grazie alla disponibilità di servizi diagnostici ed al supporto che potrà essere garantito dagli infermieri e dagli specialisti poliambulatoriali operanti nei CAPT/Casa della Salute.

I risultati di un tale disegno non saranno legati soltanto all’economicità di questo nuovo scenario ma anche alla riduzione del grave disagio legato all’intasamento del Pronto Soccorso ed all’usuale grande attesa dei pazienti con codice bianco-verde.


Attività innovative svolte dalla medicina di base nei NCP

La medicina di base svolge nel NCP ogni attività già prevista negli accordi precedenti a livello nazionale, regionale e locale.

Le attività aggiuntive e innovative, di seguito elencate, tendono a dare soluzione ai seguenti prioritari bisogni di assistenza della popolazione .

Incremento e generalizzazione della continuità dell’assistenza

a. Incremento dell’attività medica ambulatoriale a disposizione di tutta la popolazione iscritta ai MMG

del NCP, ed espletata dai MG, eccedente quella già prevista per la medicina associativa o di di gruppo, secondo gli accordi vigenti (attualmente 6 ore giornaliere per le medicina di gruppo e apertura degli ambulatori che raggiunga le ore 19,00).

Durata del servizio 12 ore al giorno dalle 80.00 alla 20.00

b. Incremento dell’attività medica di contattatibilità personale o attraverso la organizzazione interna alla struttura del NCP per l’eventuale domiciliarità per ciascun MG. Almeno due ore giornaliere oltre le 10 del mattino nei giorni feriali non prefestivi.


Incremento della presa in carico del bisogno di salute

a. Organizzazione dell’attività clinica ambulatoriale tradizionale e degli Ambulatori Medici Orientati su appuntamento per le patologie di : Diabete, Ipertensione arteriosa BPCO e Sindrome metaboliche



Attivazione dei 4 Ambulatorio Medico Orientato (AMO)- Day-Service Ambulatoriale territoriale-

Attività ambulatoriale dedicata alla gestione degli AMO/ Day-service

Come è ampiamente riconosciuto in letteratura, nelle patologie croniche i pazienti sono suddivisibili in sub-target a seconda del grado di sviluppo della loro malattia, e normalmente il sub-target più complesso, costituito da circa il 7-8% dei pazienti, è il principale responsabile dell’alta percentuale dei ricoveri e dei costi complessivi della gestione. Si tratta, in altri termini, di quei pazienti con equilibrio precario che, non trovando adeguate risposte a livello territoriale, vanno incontro a frequenti episodi di scompenso di malattia, dai quali scaturiscono i molteplici ricoveri.

Questi pazienti, per la loro complessità, hanno bisogno di una strategia mirata, basata oltre che sulla gestione integrata, sul follow-up attivo periodico, multiprofessionale e multidisciplinare, sull’uso di strumenti più consoni a gestire la complessità (case-management, follow-up infermieristico, educazione del paziente e dei caregiver familiari all’autogestione) utilizzati in setting che prevedano strutture ad accesso facilitato, team di operatori esperti e dedicati a tali attività, alto livello di integrazione organizzativa ed operativa, erogazione di “pacchetti di prestazioni” (PAC) in luoghi e tempi concentrati, monitoraggio tramite indicatori di processo e di esito, attivazione di uno specifico sistema informativo in rete.

L’AMO - Day Service Ambulatoriale Territoriale- gestito a livello distrettuale, è lo strumento

strategico cardine con il quale il territorio può fornire un significativo contributo alla

deospedalizzazione essendo uno strumento idoneo per la gestione dei pazienti cronici a maggiore complessità, per i quali l’usuale risposta monoprofessionale e frammentaria del territorio non è adeguata..

L’AMO- Day Service Ambulatoriale Territoriale- che farà riferimento alle attività individuate dai Distretti Sanitari, Dipartimento Aziendale di Prevenzione ed a livello regionale nell’ambito del Piano Nazionale di Prevenzione verrà gestito in collaborazione con la funzione infermieristica professionale e integrato, quando necessario con procedure concordate con i servizi specialistici, di laboratorio e diagnostici dell’ASP.

Restano in capo al MG: tutta la responsabilità e l’attività organizzativa, del percorso educazionale, preventivo, diagnostico, terapeutico e di follow up del singolo paziente o di eventuali gruppi di pazienti per quanto riguarda l’educazione sanitaria e gli stili di vita.

All’infermiere, sotto il diretto controllo del singolo MG a cui è iscritto il cittadino inserito nell’AMO, verranno affidate le mansioni di verifica dei parametri biometrici e dei valori clinici di base che interessano l’attività del singolo AMO. L’attività di counselling e di educazione sanitaria, svolgibile con procedure concordate dalla funzione infermieristica, nell’ambito di progetti che definiscono i vari compiti e attività, resta sotto il controllo clinico del singolo medico generale.

All’interno della attività degli AMO dedicati alla gestione della patologie cronico- degenerative e dei percorsi diagnostico- terapeutici è possibile la distribuzione diretta di farmaci e presidi integrativi, anche attraverso la struttura del NCP.

Inoltre i MMG collaborano al miglioramento della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni

svolgendo le seguenti attività:

Attività di Governo Clinico (lavoro da eseguire in assenza del paziente)

a. partecipazione a sistemi informativi di raccolta dati e fornitura di servizi in rete con l’ ASP

b. lavoro epidemiologico di raccolta, revisione, classificazione ed eventuale comunicazione di dati

riguardanti singoli cittadini o gruppi di pazienti, sia per l’attività tradizionale, sia per quella dedicata

ai singoli AMO, o a programmi di educazione sanitaria o prevenzione;

c. lavoro di programmazione, revisione procedure, con riunioni di settore o in plenaria tra i MG o tra

loro e gli altri operatori del NCP;



4. Attività di Coordinamento delle attività del NCP

In ogni NCP è prevista la designazione della figura del Coordinatore del gruppo , che dovrà curare :

a. funzione da riferimento per l’ASP;

b. contatto con altri livelli di assistenza;

c. partecipazione alla programmazione delle attività del distretto che riguardino il NCP;

d. coordinamento delle riunioni del NCP per motivi organizzativi, programmatori, formativi e di ricerca;

e. collaborazione con il Distretto, anche a nome dei MMG per eventuali modifiche o inadempienze del regolamento e modifiche e integrazioni degli obiettivi iniziali;

f. partecipazione alla valutazione insieme agli altri livelli di assistenza all’andamento degli obiettivi e

concorda gli eventuali correttivi in itinere.

g) raccordo con il livello distrettuale e ASP, partecipazione alle riunioni di coordinamento della

prevista Consulta e messa a disposizione dei dati per la costruzione degli indicatori di monitoraggio


5-SISTEMA INCENTIVANTE – RISORSE

Le risorse e i costi per la sperimentazione trovano idonea copertura nella voce di bilancio a destinazione vincolata per gli “Obiettivi di Piano“ (DGR 582/2010) - linea progettuale Cure Primarie - anno 2010 e successive annualità, secondo le pluriennalità previste, fino al tetto massimo di €. 5.839.244,00 per a4nno-- senza nessun’altra spesa aggiuntiva per l’ASP .


Il Progetto prevede due modalità di partecipazione e a secondo di questa verrà riconosciuta l’indennità economica corrispondente.

INDENNITA’ DI “PROCESSO” :

E’ l’indennità riconosciuta per l’insieme delle attività innovative e di assistenza aggiuntiva, come individuata : codici bianchi, allargamento della fascia oraria, monitoraggio delle patologie croniche, appropriatezza prescrittiva e risultati attesi sul fronte dei ricoveri di bassa complessità della diagnostica e della spesa farmaceutica .

Le attività innovative dei MMG inseriti nei NCP verranno remunerate secondo un Indice di Valorizzazione, derivante dalla elaborazione della quota capitaria di una popolazione di 1500 assistibili e assegnato alle prestazioni più sopra elencate come innovative

Modalità di calcolo dell’ indice di Valorizzazione (IV)

Considerata la quota di pazienti assistibili pari a max 1.500 e la quota capitaria pari €. 49 x anno (quota capitaria di base di quote nazionali e regionali) , il corrispettivo annuo è di €. 73.500,00

Tale cifra, divisa per i 12 mesi dell’anno, equivale a 6.125,00 €/mese.

L’impegno per la convenzione è, per un medico massimalista, assimilabile ad un impegno a tempo pieno e cioè di 40 ore settimanali.

Tale impegno in ore per quattro settimane, più frazione di settimana (0,33) di lavoro, ammonta a 172 ore al mese.

Secondo tali parametri, il valore di un’ora di lavoro è di €. 35,61 (6.125,00/172).

Considerato il valore innovativo dell’attività della MG all’interno dei NCP e la quantità e qualità dell’assistenza erogabile ai cittadini, molto maggiore rispetto agli attuali livelli di assistenza territoriale, l’Indice di Valorizzazione, come sopra calcolato, viene aumentato del 25% ,determinando, così, il valore di €. 8,90 (25% di 35,61 ).

La somma di €. 8,90 è l’ indice di Valorizzazione da riconoscere ai MMG costituitisi in NCP che assicurano il “processo” delle attività sopra indicati, sia nell’ambito delle loro strutture o nelle strutture dell’ASP, fruendo della collaborazione del personale e delle attrezzature medicali .

Questa quota è aumentata di ulteriore di €. 2,50, quale contributo della “rete”.

Tale servizio, operativo e informatico, consiste nel mettere in “rete”, appunto, il dato assistenziale posto in essere dal NCP(visita, accertamenti diagnostici, cura), in modo che il Medico di Medicina generale del paziente, possa riceverne informazione e integrarlo nella cartella personale del percorso clinico del suo paziente.

Questa indennità di “processo” , aggiuntiva alla quota capitaria, è garantita ai MMG facenti parte del N.C.P. , ancorché già appartenente ad altra struttura associativa prevista dagli accordi nazionali e regionali.


-INDENNITA’ di “STRUTTURA” - Fattori di Produzione -

E’ l’indennità riconosciuta ai MMG riunitisi in NCP che operano in una loro struttura e dotata di attrezzature e personale per garantire i percorsi assistenziali di cui al progetto. Tutte le spese sono a carico dei MMG e per questo riceveranno l’indennità di “struttura” che si concorda in €. 20,00 per quota capitaria.

Per quanto attiene alle attività di tipo strumentali previstie nei controlli programmati per le patologie croniche, saranno demandate di concerto ai MMG afferenti ai NCP e agli specialisti ambulatori convenzionati interni , dai quali saranno effettuate come “attività integrativa” ai sensi dell’art. 32 co. 2 Lett. d) dell’ACN della Specialistica Ambulatoriale : “ Attività Esterna” presso la Struttura dei MMG costituitisi in NCP.

L’assegnazione dell’incarico nei NCP degli specialisti ambulatoriali avverrà secondo l’ordine di priorità, così come citato dall’art. 23 dell’ACN, ovvero si seguirà lo stesso criterio per l’accesso alle prestazioni che si adotta per l’assegnazione di ore di attività specialistica. Il SUMAI, nella figura del segretario provinciale e del suo direttivo, curerà il rapporto con ogni singola NCP per fornire, prontamente, il nominativo dello specialista ambulatoriale disponibile ad operare, coinvolgendo il Comitato Zonale provinciale della Specialistica Ambulatoriale.

Il corrispettivo economico per tali attività è a carico dell’ASP di Cosenza che le finanzierà con la decurtazione della quota di indennità di “struttura” riconosciuta al NCP , pari a €. 4,00 .

In tal caso la indennità di “Struttura” corrisposta ai MMG costituitisi in NCP è di €.16,00 .

Diversamente, qualora l’attività strumentale in un NCP venga svolta da un MMG del gruppo, tale somma sarà proporzionalmente detratta dal fondo dei 4,00 €. previsto per la specialistica.

Ogni tre mesi il Gruppo costituto tra ASP, MMG, SUMAI e Rappresentante dell’Ordine dei Medici di Cosenza, valuterà il percorso operativo del gruppo di NCP e nel caso di disservizi causate da responsabilità individuali, provvederà alla decadenza del medico inadempiente , previa comunicazione alla Direzione dell’ASP . In tal caso il NCP provvederà alla sua sostituzione .

Si precisa che in questa modalità di erogare l’assistenza e servizi dei NCP , alla indennità di “struttura” si assomma all’indennità di “processo” , aggiuntiva alla quota capitaria, ed è garantita ai MMG facenti parte del N.C.P. anche se già appartenenti a struttura associativa, di gruppo o di rete prevista dagli accordi nazionali e regionali.

Si precisa che le quote saranno corrisposte trimestralmente nella misura del 70%, la restante parte(conguaglio) verrà corrisposta a fine anno dopo valutazione del raggiungimento degli obiettivi e dei risultati relativi attesi, come codificati “Livello accettabile di Performance “(LAP) .

All’uopo sarà costituita apposita commissione costituita dai rappresentanti medici, uno per OO.SS. FIMMG – SMI e SUMAI e tre dirigenti dell’ASP e un Medico rappresentante dell’Ordine dei Medici di Cosenza.

Tutti gli emolumenti sono assoggettati alle imposte di legge .


6- CRITERI E INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE

I criteri di valutazione della sperimentazione Nuclei di Cure Primarie sono riferiti alle attività innovative da questi svolte; gli indicatori individuati prendono come riferimento il miglioramento della qualità dell’attività a prescindere dalle ore effettive di lavoro (che vengono prese in considerazione solamente per il punto relativo alla continuità dell’assistenza), la gestione dei “codici bianchi” e la gestione dei pazienti con patologie croniche , con specifiche funzioni di AMO (ambulatori Medici Orientati).

La commissione appositamente costituita dai rappresentanti medici, uno per OO.SS. FIMMG – SMI e SUMAI tre dirigenti dell’ASP e un Medico rappresentante dell’Ordine dei Medici di Cosenza, semestralmente, valuterà gli esiti della sperimentazione, fornendo alla Direzione Generale relazione di merito.


INDICATORI DI RISULTATO:


RISULTATI ATTESI


1. CRITERI DI VALUTAZIONE PER CONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA E CONTATTABILITÀ

Strumenti Facilitatori

Informazione della popolazione della modalità organizzativa tramite esposizione di cartelli in studio o tramite altri mezzi scelti in accordo con l’Azienda

Indicatore di processo

Incremento della effettiva attività, su appuntamento o su accesso diretto per necessità cliniche espresse, prioritariamente dai pazienti in carico ai MMG facenti parte del NCP, effettuata dai medici di medicina generale e dell’attività di Medicina d’iniziativa , (Chronic Model Care) per il monitoraggio e trattamento delle patologie croniche sopra individuate.

Gli interventi finalizzati alla gestione delle patologie croniche indicate, sono inseriti nelle apposite griglie quali/quantitativi allegate.


Livello accettabile di Performance (LAP)

a 1 anno: 50% almeno dell’attività svolta dai Mmg su appuntamento

a 2 anni: 60% almeno dell’attività svolta dai Mmg su appuntamento

a 3 anni 70% almeno dell’attività svolta dai Mmg su appuntamento


Indicatore di esito

Valutazione di un questionario della qualità percepita dell’assistenza da parte dei cittadini per quanto riguarda il parametro citato e il prolungamento della contattabilità :


Livello accettabile di Performance (LAP)

a 1 anno: 60% degli intervistati nella fascia del positivo

a 2 anni: 70% degli intervistati nella fascia del positivo

a 3 anni 80” degli intervistati nella fascia del positivo

Il monitoraggio e controllo delle attività in prima applicazione verrà effettuato dopo 6 mesi e successivamente ogni quadrimestre.


2- CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA PRESA IN CARICO DEL BISOGNO: AMO CON ATTIVITÀ SU APPUNTAMENTO


AMBULATORIO MEDICO ORIENTATO (AMO) – Day Service Ambulatoriale Territoriale per le patologie croniche

Definizione

L’AMO è, più che una struttura fisica, un modo di lavorare organizzato della Medicina di Famiglia per la gestione delle patologie croniche e per particolari percorsi diagnostico -terapeutici, che riguardino l’intera popolazione assistibile o sottogruppi a maggior rischio di una determinata patologia, seguendo procedure e/o linee guida accreditate, concordate e condivise con altri livelli di assistenza.


Struttura e Organizzazione

Perché possa definirsi tale, un AMO in Medicina di famiglia deve disporre di una organizzazione che permetta di impostare attività di medicina proattiva e cioè che metta in campo strategie di reclutamento dei pazienti per la gestione di un determinato problema, che preveda quindi strategie di medicina di opportunità e/o di in iniziativa.

I pazienti in carico devono essere convocati attivamente, nell’ ambulatorio messo a disposizione dell’Azienda o messo a disposizione dello stesso gruppo di Medici costituitosi in NCP con l’obiettivo di prevenire, diagnosticare precocemente, curare e seguire nel tempo sull’intera popolazione o su sottogruppi a rischio, una determinata patologia cronico – degenerativa, ma nello stesso tempo di non perdere e snaturare il rapporto medico - paziente, fondamento della medicina generale.


Personale Coinvolto

Per far funzionare un AMO occorre

personale con funzione di segreteria per convocare e gestire l’agenda dei pazienti che affluiscono all’AMO;

personale infermieristico professionale che gestisce le visite di screening e di controllo periodico,

raccogliendo parametri concordati per ciascuna patologia secondo linee guida accreditate e svolgendo se previste, attività di counselling organizzato, educazione sanitaria e controllo della compliance del paziente;

i medici generali titolari delle scelte che debbono attivare procedure di prevenzione primaria e secondaria, diagnosticare anche in base alle osservazioni del personale infermieristico la patologia in osservazione, impostare la terapia, controllare nel tempo l’andamento della patologia, con particolare riguardo all’insorgenza di complicanze, valutare ogni discosto dal compenso su pazienti segnalati, decidere il coinvolgimento al secondo livello, gestirne i rapporti e reinserire il paziente nel protocollo di base. Ogni azione segue le linee guida precedentemente concordate e si muove al raggiungimento di obiettivi posti in precedenza come realizzabili.


Procedura standard per il funzionamento di un AMO In Struttura CAPT/ Casa della Salute o altra struttura ASP

Il personale di segreteria o l’infermiere o il medico stesso impostano procedure di medicina di opportunità, inviando ad un appuntamento presso l’AMO tutti i pazienti non ancora inseriti affetti dalla patologie in osservazione che si presentano in ambulatorio per qualsivoglia motivo.

Il medico di medicina generale invita direttamente nel corso della vista o a mezzo di collaboratore di studio medico secondo i principi della medicina di iniziativa, il paziente affetto da una o più patologie inserite nel progetto (diabete, bpco, ipetensione, sindrome metabolica) e lo prenota per l’esecuzione degli accertamenti proposti nel progetto per il controllo della patologia.

Il paziente dopo aver eseguito i controlli previsti, ritorna dal medico di fiducia che ne registra i risultati e valuta l’andamento della patologia, valuta l’efficacia della terapia effettua le opportune modifiche e se necessario lo invia a successiva visita specialistica.

Tale organizzazione si applica alla gestione dell’ipertensione e di tutte le patologie del RCV [ diabete- Sindrome Metaboliche(dislipidemie, obesità e sovrappeso, stili di vita dannosi), BPCO.


AMBULATORI MEDICI ORIENTATI


Controllo programmato dei pazienti affetti da IPERTENSIONE ARTERIOSA


attivita mmg

esami strumentali e visite

tempi

RICHIESTA

 


ESECUZIONE

ECG

1 x anno

REGISTRAZIONE



RICHIESTA



ESECUZIONE

ECOCARDIOGRAMMA

1 x 2 anni se patologico ogni anno

REGISTRAZIONE



RICHIESTA



ESECUZIONE

ECOCOLORDOPPLER TSA

1x 2 anni

REGISTRAZIONE



RICHIESTA

FONDO OCULARE

1 x anno

ESECUZIONE



RICHIESTA

creatinina, elettroliti, glicemia,

1 x anno

ESECUZIONE

profilo lipidico, urine emocromo


REGISTRAZIONE

indice di massa corporea

1 x anno

 RICHIESTA

 



ESECUZIONE

controllo pressorio , in orto e clino

4 x annui

REGISTRAZIONE

sui due arti e monitoraggio terapia

 



Totale


DIABETICI

Attività mmg

esami strumentali e visite

tempi




RICHIESTA E REGISTRAZIONE

emoglobina glicata glicemia a digiuno e post-prandiale - esame urine completo- misura circonferenza addominale


3 annue



RICHIESTA

profilo lipidico , uricemia, creat

1 x annuo

REGISTRAZIONE

elettroliti, microalbuminuria





ESECUZIONE

ECG

1 x annuo

REGISTRAZIONE



ESECUZIONE

Ecocolordoppler arterioso arti inf

1 x 2 , anni, se patologico ogni anno

ESECUZIONE

Ecocolordoppler TSA

1 x anno

REGISTRAZIONE






RICHIESTA

Fondo oculare

1 x anno

ESECUZIONE



ESECUZIONE

indice di massa corporea

ogni anno

REGISTRAZIONE

circonferenza addominale

ogni anno



totale


SINDROME METABOLICHE

Attivita MMG

Attività strumentali e visite

TEMPI

ESECUZIONE

Indice di massa corporea

1 x anno

REGISTRAZIONE

circonferenza addominale


 



RICHIESTA

uricemia, prof lipidico, glicemia

1 x anno

REGISTRAZIONE

hg glic, insulinemia, elettroliti, creatinin


 



RICHIESTA



ESECUZIONE

ECG

1 x anno

REGISTRAZIONE



ESECUZIONE

educazione stili di vita


ESECUZIONE

fumo attività fisica , alimentazione

1 x anno



totale


PRONCOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA

Attività MMG

Esami strumentali e visite

tempi

RICHIESTA

SPIROMETRIA

1 x anno

ESECUZIONE


1 x 6 mesi se complicato

REGISTRAZIONE



 



RICHIESTA

Saturimetria

1 x 3 mesi

ESECUZIONE



REGISTRAZIONE



 



RICHIESTA

emogasanalisi

1 x anno

REGISTRAZIONE



 



RICHIESTA

RX TORACE

ogni 2 anni

REGISTRAZIONE


 



totale



INDICATORI PER L’AMO RISCHIO CARDIOVASCOLARE (RCV)

L’AMO per l’RCV deve raggiungere i seguenti obiettivi:

Valutare i valori pressori di tutta la popolazione ambulabile > 18 anni in su, raccogliendo dati generali sul RCV espressi dal BMI, Circonferenza Vita, abitudine al fumo, alcol, attività fisica e inserirla in un controllo periodico programmato, dopo aver calcolato il RCV con il punteggio individuale (utilizzando i parametri del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità)

Porre la diagnosi di ipertensione nel maggior numero di casi possibile, riducendo la percentuale dei

soggetti ipertesi non noti.

Seguire nel tempo i pazienti diagnosticati, valutando periodicamente il RCV globale attraverso i parametri clinici e di laboratorio che lo indicano e quelli che indicano l’eventuale danno d’organo.

Impostare e seguire nel tempo la terapia per ottenere i valori di compenso, curando nel contempo le situazioni collegate al RCV attraverso processi educazionali, non farmacologici e farmacologici.


INDICATORI

1- Prevenzione e Diagnosi Precoce (Valuta la popolazione presa in carico nell’AMO)

Percentuale della popolazione generale > 18 anni ambulabili, inserita nell’AMO, nei tre anni di

sperimentazione, con metodiche di medicina di iniziativa o opportunità, deve essere presente, 1 volta ogni anno:

almeno 1 valore pressorio,

almeno un calcolo del BMI

almeno 1 calcolo della circonferenza vita,

registrazione dell’ abitudine al fumo,

registrazione del consumo di alcol,

registrazione dell’ attività fisica,

Livelllo Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: il 40% della popolazione > 18 anni, ambulabile in carico al NCP

a 24 mesi: il 60% della popolazione >i 18 anni, ambulabile in carico al NCP

a 36 mesi : il 70% della popolazione >i 18 anni, ambulabile in carico al NCP


2- Miglioramento della qualità della diagnosi (Valuta la miglior capacità di diagnosi attraverso l’AMO)

Percentuale di Pazienti ipertesi diagnosticati, rispetto alla popolazione generale inserita nell’AMO, con diagnosi secondo le linee guida scelte a livello regionale

Dalla letteratura: Prevalenza della malattia 30% della popolazione generale (in questo contesto la popolazione inserita in AMO)

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 60% della percentuale indicata dalla letteratura

a 24 mesi: 70% della percentuale indicata dalla letteratura

a 36 mesi 80% della percentuale indicata dalla letteratura


3- Corretto follow up (Valuta la capacità di dare risposte appropriate)

Percentuale pazienti ipertesi inseriti in AMO con presenza almeno ogni anno di:

2 valutazioni pressorie

1 valutazione dei seguenti parametri orientati al RCV (profilo lipidico con calcolo dell’LDL

Colesterolo, Glicemia) fumo, attività fisica

1 valutazione dei seguenti parametri orientati alla valutazione del danno d’organo (ECG, Creatinina,

esame urine, valutazione estemporanea dell’albuminuria)

1 calcolo del RCV con punteggio individuale nella popolazione tra 35 e 69 anni

Percentuale generale non nota

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 50% degli ipertesi inseriti

a 24 mesi: 70 % degli ipertesi inseriti

a36 mesi : 80% degli ipertesi inseriti


In più si prevede la partecipazione ad almeno un programma di prevenzione da mettere in atto a cura dei Distretti e dei Servizi di Prevenzione dell’Asl. L’Assessorato Tutela Salute si impegna a predisporre un repertorio dei programmi per distretto per i quali i medici caldeggeranno presso i loro pazienti la

partecipazione.


INDICATORI DI ESITO

(valutano il risultato della corretta gestione terapeutica sui parametri surrogati)

1- Corretta gestione terapeutica

Percentuale di pazienti ipertesi inseriti in AMO, in trattamento farmacologico o non farmacologico con valori pressori uguali o inferiori a 140/90

Percentuale generale 25% dei pazienti ipertesi noti

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 50% della percentuale generale del 25 %

a 24 mesi; 70% della percentuale generale del 25 %

a 36 mesi 80% della percentuale generale del 25 %

Percentuale di pazienti ipercolesterolemici (LDL superiore a 160 mg%) che raggiungono valori uguali o

inferiori a 160 mg %

Percentuale generale non nota

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 20% del globale diagnosticato

a 24 mesi; 35% del globale diagnosticato

a 36 mesi; 50% del globale diagnosticato


INDICATORI PER L’AMO- SINDROME METABOLICHE -“ SOVRAPPESO/ OBESITÀ” (SO)

L’AMO per SO deve raggiungere i seguenti obiettivi:

Valutare il BMI di tutta la popolazione ambulabile di età superiore ai 6 anni in carico al GCP ed i dati

anamnestici relativi al problema SO

Rivalutare il BMI dopo 24 mesi per la popolazione con BMI inferiore a 25 e che non ha mai avuto

problemi di SO

Inserire in un controllo programmato gli assistiti con BMI uguale o superiore a 25, o che hanno avuto in passato problemi di SO, monitorando la circonferenza vita, le abitudini alimentari, l’attività fisica, le patologie correlate, i fattori di rischio cardiovascolare

Stadiare gli assistiti con BMI uguale o superiore a 25 per la scelta del percorso di gestione

Richiedere periodicamente gli esami necessari al monitoraggio del parametri metabolici

Avviare gli assistiti inseriti nell’AMO con problemi di SO a percorsi di educazione e trattamento dietetico e di attività fisica utilizzando le risorse messe a disposizione dal Distretto, compreso l’accesso al secondo livello di cure.



Indicatori di attività

1. Inquadramento

Percentuale della popolazione in carico al NCP, ambulabile, inserita nell’AMO nei due anni di

sperimentazione con metodiche di medicina di opportunità o di iniziativa.

Deve essere registrato almeno una volta ogni 24 mesi:

BMI

Circonferenza vita

Attività fisica (intesa come sedentarietà o meno)

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 40% della popolazione in carico al NCP

a 24 mesi: 60% della popolazione in carico al NCP

a 36 mesi: 80% della popolazione in carico al NCP


2. Stadiazione

Percentuale di pazienti con BMI uguale o superiore a 25 stadiati e con registrazione dei fattori di rischio cardiovascolare (eventuale diagnosi di ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemia + abitudine al fumo).

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 60% degli assistiti in carico al NCP in SO, inseriti in AMO

a 24 mesi: 80% degli assistiti in carico al NCP in SO, inseriti in AMO

a 36 mesi: 90% degli assistiti in carico al NCP in SO, inseriti in AMO


3. Follow up

Percentuale di assistiti inseriti nell’AMO con presenza almeno ogni anno di:

Due misurazioni di BMI e circonferenza vita

Raccolta abitudini di alimentazione e attività fisica

Una valutazione di profilo lipidico con colesterolo totale, HDL colesterolo, trigliceridi e calcolo LDL

colesterolo

Un rilevamento dei parametri per la valutazione delle patologie correlate: creatininemia, esame urine, glicemia.

Livello Accettabile di Performance (LAP):

a 12 mesi: 50% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO

a 24 mesi: 70% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO

a 36 mesi: 80% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO

In più si prevede la partecipazione ad almeno un programma di prevenzione da mettere in atto a cura dei Distretti e dei Servizi di Prevenzione dell’Asl. L’Assessorato Tutela Salute si impegna a predisporre un repertorio dei programmi per distretto per i quali i medici caldeggeranno presso i loro pazienti la

partecipazione.

4. Indicatore di esito

Percentuale di pazienti in SO inseriti nell’AMO con riduzione del BMI superiore al 4 %

Livello Accettabile di Performance (LAP)

a 12 mesi: 10% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO

a 24 mesi: 20% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO

a 36 mesi: 30% dei pazienti in SO inseriti nell’AMO


GOVERNO CLINICO (LAVORO DA ESEGUIRE IN ASSENZA DEL PAZIENTE)

La medicina di Gruppo provvederà nell’ambito di un’attività di governo clinico a:

  1. Raccolta dati che riguardino la popolazione inserita nell’AMO,

  2. raccolta dati delle prestazioni richieste per paziente previsti per ogni AMO attivato

  3. invio periodico all’Azienda al Distretto di Competenza .

Il monitoraggio e controllo di tutte le attività, in prima applicazione, verrà effettuato dopo 6 mesi e successivamente ogni quadrimestre.


GESTIONE E COORDINAMENTO e RETE

Attività del Coordinatore - Indicatori di Processo

1- Relazione dopo ogni 6 mesi sull’attività del NCP all’Azienda e successivamente ogni 4 mesi

2- Costruzione, organizzazione e aggiornamento, insieme al Direttore di Distretto, della rete sanitaria di contatti tra professionisti per il funzionamento del NCP all’interno della ASP , anche per collaborare ad avviare un processo di appropriatezza delle prestazioni e riallocazione delle risorse, a cui partecipano i Medici Generali che afferiscono al NCP

4- Partecipare ad almeno il 60% degli incontri della Consulta distrettuale(attestato da firma di presenza

5- Messa a disposizione dei dati utili per la costruzione degli indicatori di monitoraggio al livello distrettuale e Aziendale

- Al fine di ottenere una valutazione statistica del progetto i NCP costituiranno una rete tra i medici di Medicina Generale e la sede della NCP . Il programma di gestione deve prevedere : Possibilità di inserimento dei dati relativi a referti specialistici con indicazione del nome del paziente patologia per la quale lo stesso è stato sottoposto a controllo, numero di codifica del medico che ha in carico il paziente, numero di codifica NCP, di riferimento.

Lo specialista che effettua la prestazione nella sede del NCP, inserisce i dati relativi al referto ma non può accedere per ovvi motivi di privacy ad altre informazioni relative alle condizioni di salute del paziente.

Il medico curante può accedere alle informazioni e ai referti degli specialisti e può riportare i dati sulla scheda sanitaria del paziente secondo sistema di gestione da lui utilizzato.

Il sistema deve permettere di identificare il numero di pazienti trattati per singola patologia, per ogni UCP e per singolo medico.

Tali dati anonimi, potranno essere utilizzati per statistica da ogni coordinatore della UCP , dal gruppo di controllo.


MODALITA’ DI VALUTAZIONE ED EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI

Il pagamento verrà effettuato al termine del I° e 2° semestre di ogni anno di sperimentazione, a ciascun medico , nella misura del 70% , con conguaglio a fine anno, previa valutazione degli obiettivi raggiunti .

I dati verranno inoltrati per via telematica ogni semestre dal coordinatore al distretto di appartenenza ed al Coordinatore dei distretti , sulla base di un prospetto che verrà predisposto per la prima riunione della consulta prevista dal presente provvedimento.


Le parti, entro 10 gg. dalla firma del presente accordo, emaneranno un disciplinare tecnico per definire i particolari organizzativi e individueranno i componenti del Gruppo di Controllo delle attività e degli obiettivi in essa programmati

Le parti, concordano,altresì, che ogni tre mesi potranno essere identificate e adottate muove procedure per migliorare l’assistenza e le performance del progetto.


Letto, Approvato e Sottoscritto:

FIMMG ……………………………………………….. Direttore Generale ASP Cosenza

SMI ………………………………………………………

SUMAI …………………………………………………



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