A proposito di omega-3 e prescrivibilità
19 Set 2013
Indicazioni utili per la buona pratica clinica
A cura di: Marco Cambielli - Esperto Commissione Consultiva AIFA Area Cure Primarie
La decisione AIFA di sottrarre al rimborso la prescrizione degli omega
3 nel post infarto ha suscitato molte reazioni nei Medici, specialisti
e MMG, tra cui l’invito da parte di organizzazioni mediche o
gruppi di medici alla prescrizione sulla base di una presenza di
ipertrigliceridemia familiare o iperchilomicronemia o iperlipidemia
familiare combinata che danno diritto al rimborso degli omega 3 secondo
la nota 13, che ne fissa la possibilità, oltre che nei casi di
insufficienza renale cronica con trigliceridi pari o superiori a 500
mg/dL.
E’ opportuno precisare che l’ipertrigliceridemia familiare
è una patologia rara con prevalenza di circa 1 paziente su 1000
e che la iperchilomicronemia ha una prevalenza tra 1 e 9
casi su 1.000.000: per entrambe è possibile chiedere il
riconoscimento di esenzione dal pagamento del ticket per gli esami
diagnostici, ma non per i farmaci: il codice è RCG 070. E’
ovvio che la prescrizione di omega 3 a carico del SSN a pazienti
senza possesso di esenzione, in caso di asserita presenza di queste
patologie, può essere facilmente verificata, contestata ed
addebitata al Medico prescrittore dagli Enti erogatori, con conseguenti
necessità di dimostrazioni a posteriori.
La iperlipidemia familiare combinata ( che è altra
patologia rispetto all’ipercolesterolemia familiare) ha una
prevalenza maggiore, di 1-2/100, ma per evitare contestazioni ed
addebiti deve essere sempre accuratamente documentata, anche dalla
presenza di familiari con le stesse caratteristiche del profilo
lipidico. In caso di incertezze è opportuno richiedere un parere
specialistico.
Viene inoltre segnalato il suggerimento della prescrizione di omega 3
presenti in integratori alimentari. Si segnala che
l’efficacia degli omega 3 è stata dimostrata a
suo tempo, con lo studio GISSI prevenzione, con dosaggio ben
definito ed un rapporto fisso dei 2 principi attivi e che la
letteratura riferita all’uso di integratori vari non ha
dimostrato nessuna efficacia degli integratori a base di omega 3
sulla patologia cardiovascolare, come valutato in una precedente nota.
Rimane la possibilità, per un professionista convinto
dell’efficacia di questi farmaci, di prescrivere omega 3 a
pazienti nel post infarto su ricettario privato: la scheda tecnica non
è mutata.
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