23 gennaio 2011
Medico assente condannato
Bianco, sentenza eccessiva
Una sentenza caratterizzata da un'interpretazione
«eccessiva» e che, rappresentando un
«precedente», rischia di «mettere in crisi un intero
sistema». Così il presidente della Federazione degli
ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo), Amedeo Bianco (nella foto),
commenta la decisione del tribunale di Firenze che ha condannato una
pediatra a risarcire il danno per la morte di una bambina di 10 anni,
sua paziente, causata da un errore di diagnosi della sua sostituta,
anche se era assente per le ferie e aveva il telefono staccato.
«Questo tipo di interpretazione del principio civilistico di
"risarcimento" e "responsabilità"» ha sottolineato Bianco
«segna qualche eccesso». La magistratura, spiega il
presidente Fnomceo, «ha cioè in questo caso creato un
profilo di responsabilità nuovo». Ma, avverte Bianco,
«dilatare il profilo di responsabilità e il concetto di
danno, attribuendo come nel caso drammatico di Firenze la
responsabilità dell'accaduto anche al medico assente, determina
una certa creatività sul piano civilistico che rischia di
rendere difficile il rapporto tra medici, pazienti e
istituzioni». Inoltre, afferma Bianco, una situazione simile
potrebbe profilarsi anche per i medici di famiglia, i quali se in ferie
vengono sostituiti da medici che hanno un pari grado. Questa sentenza
dunque, conclude il rappresentante dei medici, «rappresenta un
precedente e un elemento che rischia di mettere in crisi un intero
sistema di relazioni».
Milillo (Fimmg), la responsabilità è individuale
Una sentenza «negativa e pericolosa». È il giudizio
del segretario della Federazione dei medici di medicina generale
(Fimmg), Giacomo Milillo, rispetto alla decisione del Tribunale di
Firenze. «Questo tipo di sentenza, sulla base di quanto è
stato reso noto» ha affermato Milillo «stupisce i medici,
poiché va contro un principio consolidato e di buon senso,
ovvero che l'attività del singolo professionista dipende
esclusivamente dalla sua volontà. Per questo» ha
proseguito «crediamo che la responsabilità professionale
sia assolutamente individuale». A questo punto, ha annunciato il
segretario Fimmg, «credo che esamineremo la sentenza del
tribunale di Firenze e ci attiveremo per fornire tutte le
argomentazioni in un secondo grado di giudizio». Questo
provvedimento, infatti, ha proseguito Milillo, «rischia di
cambiare molte regole in gioco; si tratta di sentenza negativa e
pericolosa». Milillo ha inoltre espresso
«preoccupazione» che una simile situazione si possa
verificare anche per i medici di famiglia, che sono sostituiti da altri
medici pari grado se in ferie: «Per noi» ha concluso il
segretario Fimmg «la responsabilità degli atti compiuti
resta comunque assolutamente individuale».
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